Magnetismi al Castello di Rivara

Nelle valli del Canavese, non lontano da Torino, immerso tra la pianura verdeggiante e la montagna, sorge il Castello di Rivara. D’età medievale, nato sotto il dominio dei Valperga, il castello nel XV secolo fu sede dell’Inquisizione durante gli anni bui della caccia alle streghe. Risale alla metà del XIX secolo invece, il suo legame con l’arte: scelto come luogo d’elezione dal Cenacolo di pittori della Scuola di Rivara. Abbandonato alla decadenza, l’edificio riprende vita dal 1985, sotto la direzione artistica di Franz Paludetto che lo strappa al degrado, convertendolo in uno dei più interessanti centri d’arte contemporanea del nostro paese. Domenica 22 settembre, in occasione dell’evento Equinozio d’autunno, è possibile visitare Magnetism, straordinaria personale dello scultore romano Davide Dormino, inaugurata il 26 maggio scorso.

Di grande impatto visivo, le due installazioni poste nelle Scuderie su diversi livelli, vibrano dello stesso dinamismo potenziale. Grandi sculture in ferro invadono lo spazio e insieme lo assorbono e lo respingono, in modo da creare rinnovate relazioni tra bipolarità. Attrazione repulsione, pieno vuoto, materia astrazione, positivo negativo. È il concetto di magnetismo cui fa riferimento il titolo dell’esposizione “forza energetica come elemento creativo – scrive nel testo in catalogo Clara Tosi Pamphili e continua – le opere sono due equazioni matematiche capaci di descrivere due fenomeni magnetici, che non vengono rappresentate dal calcolo ma dalla forza fisica dell’uomo artista”. Di fatto, è insito nella ricerca di Dormino, il bisogno imperioso e ancestrale di intervenire sulla materia fino a mutarne l’essenza. Qui, nell’opera Magnetism” realizzata per questa personale, mentre piega il ferro in un intrico di filamenti catalizzatori di energie sottili e di luce, l’artista penetra un mondo invisibile, rivela le scintille di un fuoco nascosto che ininterrottamente brucia.

Nell’origine della Trama (già vista durante l’edizione di Altaroma del gennaio 2012), il groviglio di fili di ferro che si dipana da un’enorme lastra forata, allude alla nascita dell’impulso creativo. Che irrompe sulla ragione come afflusso di pensiero/immagine libero e caotico archetipale; frutto di illuminazione improvvisa e rivelatrice. Il progetto è arricchito dagli scatti di Mustafa Sabbagh, tra i più grandi fotografi contemporanei, che per la prima volta traduce in immagini l’opera di un altro artista. Nell’ambito dell’evento Equinozio d’autunno, curato da Franz Paludetto, la room installation – Magnetism di Davide Dormino sarà presentata insieme a quelle degli artisti: Oreste Casalini – Balanced, Elvio Chiricozzi – Sky Room, Mustafa Sabbagh – Tutto si muove, la mostra personale di Peter Schmersal – Pittura e i progetti speciali di Sveva Angeletti, Leonardo Aquilino, Adriano Campisi, Luca Cruz Salvati, Alessio Delfino, Annamaria Gelmi, Alessandro Giorni, Nicus Luca’, Daniela Perego, Katia Pugach, Omar Ronda, Maria Teresa Rosa e Maurizio Taioli.

Fino al 10 Novembre; Castello di Rivara, piazza Casimiro Sillano 2; info: www.castellodirivara.it, www.davidedormino.com