La decima sfida di Artelibro

Una decade controvento, così può essere riassunto il cammino di Artelibro, il festival bolognese dedicato all’editoria d’arte che giunge quest’anno alla sua decima edizione. Sono dieci, quindi, le candeline che il direttore Ricardo Franco Levi spegne il 19 settembre, inaugurando l’evento che chiude le sue porte il 22 per un (lungo) fine settimana pieno d’incontri e mostre raccolte sotto il titolo di Musica per gli occhi. Il tema portante del festival è, infatti, il territorio ibrido nato dalla fusione fra le note e la grafica: il centenario di Verdi e Wagner, che cade quest’anno, diventa un pretesto per esplorare un campo poco trattato ma particolarmente, ora più che mai, fruttuoso.

Una mostra per tutte chiarisce bene il concetto: Lennon grafico. L’esposizione presenta una raccolta di carte, di prove, di divertissement del noto musicista ma sconosciuto, o quasi, disegnatore. O per citare un altro sconfinamento, l’evento a cura di Giorgio Maffei che porta ad Artelibro i dischi d’artista. Dopo oltre quarant’anni dall’ultima mostra sul tema si ripropongo gli esperimenti dei creativi entrati in contatto con la possibilità di registrare suoni. Allora, ecco che esce fuori la musica concreta, il semplice rumore, le parole rubate alle performance di grandi sperimentatori come Jean Dubuffet e Yves Klein.

In calendario anche l’evento promosso da Inside Art che indaga le nuove tendenze della grafica e dell’illustrazione d’arte legata alle produzioni musicali emergenti con il disegnatore Pietro Nicolaucich e i musicisti The Framers che fondono la composizione musicale con le opere di artisti contemporanei creando canzoni che prendono spunto da artisti come Dalì e Warhol. L’appuntamento Senti come dipingo è il 20 settembre alle 16 nella sala del capitano ed è moderato dal caporedattore della rivista Maurizio Zuccari.

Un grande festa insomma, come preferisce chiamarla Franco Levi, quella che colora Bologna e che trova «nella mostra mercato del libro antico – continua il direttore –  il suo elemento di maggior peso». A tal proposito, la mostra Tipografia musicale, che ricostruisce una sala stampa gregoriana, rende bene l’idea della fusione fra antico e contemporaneo, musica e arte, che anima l’evento. Come se non bastasse una scultura site specific, Come musica, di Lorenzo Perrone accoglie il visitatore: “musica non scritta su pagine senza parole per lasciare il nostro pensiero libero di volare e i nostri sensi aperti al sentire”, come ha scritto la curatrice Eli Sassoli sull’opera del creativo.

Dal 19 fino al 22 settembre; Artelibro, Bologna; info: www.artelibro.it

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