Dolomiti contemporanee

Colori, pennelli, ceste e piattaforme ad alta quota. Open in painting scala le vette e raggiunge il rifugio brigata alpina Cadore, sul colle del nevegal che sovrasta la città di Belluno. Un’azione artistica per riscoprire e rilanciare un luogo abbandonato. Il severo corpo edilizio si trasforma accogliendo sulle sue nude pareti esterne figure, presenze e visioni acquisendo nuova vita e attirando su di sé l’attenzione di chi è capace di proiettarsi e immaginare realtà alternative a quelle desolate già esistenti.

La prima sessione di questo cantiere en plain air si è conclusa il 25 agosto ma ha dovuto rimandare la sua inaugurazione al 1 settembre causa mal tempo. Muri diritti rasi a cemento, tetto piano, ripetitori televisivi in copertura per 30 metri di lunghezza e 10 d’altezza per quasi cento metri di perimetro continuo. Sono questi i numeri dell’imponente corpo di fabbrica che si trova ad una altitudine di 1.615 metri. Andreco, Kabu e Davide Zucco sono gli autori di questa impresa, non si tratta di writers, bensì pittori come tende a sottolineare Dolomiti contemporanee, il laboratorio di arti visive in ambiente, che da tempo lavora per ricontestualizzare potenziali inespressi. A curare il progetto Gianluca D’Inca Levis che ha invitato gli artisti a riflettere sul rapporto paesaggio naturale e paesaggio costruito, un intervento volto a sopperire la drasticità e la debolezza di una situazione esistente fino ad oggi. Il cantiere del rifugio brigata Cadore si inserisce all’interno di quel programma, operato dal laboratorio, che ha visto e vedrà la riattivazione di alcune fabbriche, e dell’ex scuola di Casso, ora Spazio espositivo e sede permenente di Dolomiti contemporanee (Dc).

A continuare la riflessione sul paesaggio, Dc presenta in mattinata, la performance di Enrico Vezzi, Gli esseri viventi. L’evento rientra nella terza tappa de La Piave, workshop itinerante lungo il fiume Piave, a cura di Verdi acque, ideato da Elisabetta Bianchessi, Alessandro Mason, Alessio Guarino e collocato all’interno del Master paesaggi straordinari della nuova accademia di Belle arti di Milano (Naba). Tra le persone coinvolte nella performance, gli abitanti di Codasso e Casso, guidati dall’artista in alcune letture legate al tema dell’acqua. Si attende la data del 21 settembre per l’inaugurazione della mostra collettiva Upokeimenon che riprenderà sviluppandolo Il progetto di Gli esseri viventi nel Nuovo Spazio di Casso. Dolomiti contemporanee, Nuovo spazio di Casso, Via Sant’Antoni 1, Erto e Casso (Pn). Info: www.dolomiticontemporanee.net.

 

 

 

Articoli correlati