Wunderkammer/Surprise/Vitrine

Galleria d’arte moderna – Gam

Torino

Il progetto espositivo Surprise concentra l’attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese tra anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall’architettura al design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative. La protagonista del quarto appuntamento è Michela Pachner, allieva negli anni Quaranta di Evangelina Alciati e di Felice Casorati, e dai primi anni Sessanta impegnata a sperimentare materiali, iconografie e tecniche in aperto confronto con le poetiche oggettuali e Pop. L’allestimento di questa mostra propone, in accordo con l’artista, un frammento dell’intreccio inestricabile di dipinti, reperti naturali, oggetti di affezione che costituisce l’opera in perenne metamorfosi di Michela Pachner: la sua casa. A curare il primo ciclo di Surprise è Maria Teresa Roberto, docente di Storia dell’arte contemporanea presso l’Accademia Albertina di Torino. La Wunderkammer della GAM presenta al pubblico a partire dal 20 giugno 2013 una mostra dedicata ai 14 Studi all’acquaforte per Vergilii Georgica di Giacomo Manzù (Bergamo, 1908 – Ardea, Roma, 1991), che costituiscono uno dei momenti più straordinari della produzione incisoria dell’artista. La cartella che raccoglie queste preziose incisioni è confluita nelle collezioni della GAM di Torino nel 1956, tramite l’importante legato di Alberto Rossi, il cui raffinato spirito collezionistico si distinse per una peculiare attenzione alla grafica contemporanea italiana e straniera. A curare l’esposizione è stata invitata Lara Conte, docente a contratto di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università dell’Insubria di Como, che da tempo conduce ricerche sullo studio dell’arte e della critica del secondo Novecento, con particolare attenzione al rinnovamento della scultura negli anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo. Inaugura alla GAM mercoledì 19 giugno l’ultima tappa della seconda edizione di Vitrine, il progetto della GAM di Torino avviato nel 2011 dedicato alla giovane ricerca artistica sviluppata in Piemonte che quest’anno è curato da Stefano Collicelli Cagol. L’artista protagonista di questo ultimo appuntamento è Dafne Boggeri, per la quale la partecipazione a Vitrine rappresenta un ritorno alla sua regione d’origine, dal momento che l’artista vive a Milano ma è nata a Tortona (AL). Attraverso fotografie, fanzine, progetti di graphic design, performance, installazioni e video, Dafne Boggeri dà vita a opere, eventi e situazioni in cui vengono rinegoziate le regole tradizionali che disciplinano le relazioni tra individuo e comunità, spazio pubblico e spazio privato. Attraverso i linguaggi della cultura underground, in cui l’artista si è formata, e la sovversione delle aspettative dei visitatori, Boggeri suggerisce nuovi approcci per riformulare il nostro immaginario del presente.

 

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