Collezione Basilewsky, dall’Ermitage a palazzo Madama

Torino

Saranno in mostra a Torino, a palazzo Madama dal 7 giugno al 13 ottobre, novanta capolavori della collezione Basilewsky dell’Ermitage di san Pietroburgo grazie a un protocollo d’intesa tra il museo russo e Torino che in tre anni produrrà altre mostre e iniziative. Sono novanta pezzi di grande valore, dal Medioevo al Rinascimento, di riferimento cristiano, il cui trasporto, costoso e complesso è stato possibile anche grazie al supporto del main sponsor Intesa Sanpaolo. Sono oggetti preziosi, in avorio e pietre pregiate, candelabri, cofanetti, icone, crocefissi, statue: tra loro anche un candelabro venduto dal collezionista e filantropo piemontese Emanuele Tapparelli D’Azeglio a Parigi e acquistato da Basilewsky. Basilewsky, tra i maggiori collezionisti di tutti i tempi, li acquistò per passione e spirito filantropico per poi esporli a Parigi, fino a quando, nel 1885 lo zar Alessandro III li acquistò per l’Ermitage dove rimasero fino a quando la commissione Antiquariato stalinista ne vendette 25, finiti nei maggiori musei del mondo come il Victoria & Albert di Londra, e il Metropolitan di New York. Il resto della collezione, non senza fatica e proteste da parte di molti dentro e fuori il governo di allora, resto all’ Ermitage. Questa è la prima volta che tornano in Europa «grazie alla stima e alla considerazione che i russi hanno per la ricerca scientifica nel campo dell’arte che si fa in Italia e a Torino» hanno spiegato oggi l’assessore alla Cultura di Torino, Maurizio Braccialarghe e il direttore della federazione Ermitage Italia, Maurizio Cecconi. La mostra della collezione Basilewsky continuerà tutta l’estate e il comune conta che riesca a eguagliare se non a superare il successo della recente mostra su Degas, realizzata grazie a una collaborazione con il museo D’Orsay di Parigi.