Arte: lavoro o perditempo

Fino al 31 maggio la Furini arte contemporanea ospita Arte: affari, lavoro o perditempo, un progetto ideato da Nemanja Cvijanovi? in collaborazione con gli artisti internazionali Deimantas Narkevi?us, Cesare Pietroiusti, SociŽtŽ RŽaliste, Abs grupa, Fokus Grupa e Vlado Martek. Nemanja Cvijanovi? ha chiamato gli artisti a confrontarsi intorno a una tavola rotonda sul ruolo dell’arte e soprattutto degli artisti nella società contemporanea. L’artista è chiamato sovente a interpretare e rappresentare i mali della società senza che poi gli venga attribuito la giusta rilevanza.

Considerando i luoghi dell’arte come posto di lavoro, ne deriva un complesso disegno che connota la posizione dell’arte nei confronti della società, della politica, del mercato e quindi la sua sfera d’azione. L’insostenibilità dell’attuale sistema economico-politico-culturale, che tra l’altro mette in discussione anche l’autonomia dell’arte elitaria, costringe gli artisti a pratiche che diventano interventiste e criticamente sovversive in relazione alla società. Per renderle più efficaci, è necessario stabilire delle nuove funzioni biopolitiche di società e di cultura. Purtroppo, parallelamente, emerge l’atteggiamento inverso rispetto all’arte e quindi come viene percepita e riconosciuta, se favorita, ostruita o banalizzata.

Molti sono gli interrogativi posti dai lavori presentati alla mostra come diversi sono i mezzi utilizzati dagli artisti. Nei disegni del duo Fokus grupa ad essere poste al centro sono le conseguenze legali, economiche e sociali della produzione artistica come pratica materialistica, così come i modi in cui la politica si (dis)appropria delle emozioni e le strumentalizza. La società riconosce l’importanza delle opere d’arte, ma non di chi le ha create. I SociŽtŽ Ržaliste portano in mostra un contratto di una società privata che permette in apparenza all’artista di avere una pensione, ma in realtà i mille cavilli sottoscritti fanno sì che esso sia solo un mezzo per la società di fare soldi: l’artista è nuovamente imbrogliato. Il testo è stato criptato per rendere appieno l’impossibilità spesso di leggere quello che realmente è scritto non solo nel contratto, ma nella società stessa.

Se i lavori di Cesare Pietroiusti, SociŽtŽ RŽaliste, Abs grupa, Fokus grupa e Vlado Martek sono più espliciti quelli di Cvijanovi? sono criptici e lasciano spazio a una vasta interpretazione. Do not fuck with social democracy è una fotografia in bianco e nero di una bandiera bianca incorniciata in plexiglas rosso, rimando ad un’ideologia di sinistra che in pubblico si è da sempre fatta portatrice della della voce della cultura. Quando però le luci si spengono il rosso lascia il campo al bianco reale della bandiera. Quando le luci dei riflettori si spengono le voci alte si placano e tutto torna nel silenzio? Arte: affari, lavoro o perditempo è un progetto dai mille volti in cui tutti siamo chiamati a porci domande sul ruolo che fu dell’arte e su quello che può essere oggi. Riproduzione, creazione, lotta.

Fino al 31 maggio; Furini arte contemporanea, via Giulia 8,  Roma; info:  www.furiniartecontemporanea.it

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