L'(ex) skyline dei papi

Lo scorso 9 marzo, alla Ecos gallery di Roma, è stata inaugurata la mostra del fotografo Marcello Leotta intitolata Skyline dei Papi. Leotta nei suoi scatti ha voluto indagare la fisionomia urbana della città eterna attraverso un punto di vista privilegiato che lo stesso fotografo definisce “a volo radente”. La lettura fotografica dell’artista sonda e analizza le trasformazioni dell’orizzonte cittadino, le sue vedute panoramiche svelano un aspetto inaccessibile del centro abitato.

La ricerca visiva di Leotta diviene il punto di partenza per analizzare uno spunto attuale di cronaca inerente al recente caso della cosiddetta “lanterna” dell’architetto Massimiliano Fuksas, realizzata per il nuovo progetto di rinnovamento del megastore Benetton sito in via del Corso. La polemica, recentemente infuriata sulle pagine dei maggiori quotidiani nazionali, ha dato vita a una serie di quesiti che girano intorno agli interventi dell’architettura contemporanea nei contesti storici e monumentali del nostro territorio nazionale.

La Lanterna di Fuksas ha ridisegnato ed alterato lo skyline capitolino. Osservando la città dalle terrazze del Pincio si ha come l’impressione di trovarsi di fronte ad una ferita che devasta e sospende la visione cinquecentesca della centro storico. Comitati cittadini e addetti ai lavori, tra i quali si annovera l’architetto Muratori, hanno fortemente criticato le decisioni delle istituzioni locali che hanno consentito di far realizzare il progetto senza un’adeguata sorveglianza, privilegiando di fatto il nome del progettista piuttosto che l’effettiva attuabilità del nuovo disegno dell’edificio Benetton. Se l’architettura ha come scopo quello di armonizzare funzionalità ed estetica, è necessario porre l’accento sulle conseguenze di un intervento e sulle politiche di tutela delle aree di pregio laddove valorizzare non significa privilegiare ma cooperare in favore della cittadinanza, reale e unica beneficiaria delle opere di natura architettonica.

Fino al 22 marzo; Ecos Gallery, via Giulia 81/A, Roma; info: www.ecosgallery.com