Dissacrare i miti

Sono passati quasi diciotto anni dall’ultima volta che il fotografo concettuale americano Leslie Krims (New York, 1942) – o Les Krims, come ama farsi chiamare accostando a livello sonoro il proprio nome alla francesizzazione dei Crimini – aveva esposto i suoi irriverenti lavori a Torino. Nel 1995, erano stati gli spazi della Promotrice delle belle arti ad accogliere le sue provocazioni, in occasione della sesta edizione della defunta Biennale d’arte fotografica.

Oggi, invece, tocca alla galleria d’arte Paola Meliga, specializzata in fotografia contemporanea, raccogliere una ricca collezione di opere dell’artista, spaziando sapientemente lungo tutta la sua lunga carriera. Tra gli scatti creati ad arte da Krims risalta l’intero portfolio vintage della serie Idiosyncratic pictures, oltre a opere decisamente incisive, in cui emerge con nitidezza la nota ironica nella lettura della realtà, quali l’originale vintage di The static electric effect of minnie mouse on mickey mouse balloons, del ’68, o, ancora, Performing aerosol fiction, del ’69. L’intento principale dell’arte del fotografo newyorkese, come suggerisce il titolo della mostra – Desecrator – risiede proprio nella sua volontà dissacratoria di messa a nudo di una serie di miti costruiti ad hoc dalla propaganda della fotografia giornalistica americana.

La sua è un’arte che smaschera l’ipocrisia e fa cadere rovinosamente le divinità e gli eroi posticci della società a stelle e strisce. In questo senso, è esemplare lo scatto che ritrae un pompiere – eroe tra gli eroi sin dall’attacco alle torri gemelle del 2001 – che, invece di compiere il suo lavoro, fotografa a sua volta il rogo divampante di una casa, come un qualsiasi voyuer contemporaneo della quotidiana tragedia umana. I lavori di Krims nascono da un umorismo oscuro, sinistro, spietato, che racconta fantasie e realtà sentite a livello individuale quanto collettivo. Ritratti fotografici tanto reali quanto surreali in cui l’umorismo corrosivo caratteristico dell’artista americano ridicolizza i miti della società moderna. Questa è la satira di Krims, una vera sceneggiatura dell’immagine: il campo è saturo di oggetti, personaggi, messaggi, collages, un autentico quadro nel quadro dove l’associazione di immagine/testo nell’opera sottolinea ulteriormente l’ironia della vicenda.

fino al 4 aprile; galleria d’arte Paola Meliga, via Maria Vittoria 46/C, Torino; info: [email protected]