Da Botticelli a Matisse

Verona, palazzo della Gran Guardia, nel cuore della città scaligera un’importante mostra sul ritratto e la figura che Marco Goldin ha proposto, in prima edizione, alla basilica Palladiana di Vicenza dove, in due mesi, è stata visitata da oltre 125mila persone. Da Botticelli a Matisse, volti e figure è un intenso percorso analitico deciso a inseguire le scelte schematiche ma al tempo stesso viscerale di alcuni tra i più grandi maestri della storia dell’arte. Uno studio che va oltre il percorso didattico delle logiche pre-costituite, una selezione affettiva e storica di colonne che tutt’ora sorreggono il palazzo della cultura mondiale.

Le opere presentate nell’edizione veronese sono sostanzialmente le medesime già esposte a Vicenza con l’aggiunta di un nucleo davvero importante di capolavori tutti provenienti da una meravigliosa istituzione rumena, il Muzeul national brukenthal di Sibiu, antichissima città della Transilvania, che per i suoi monumenti è stata capitale europea della cultura: quattro opere quattrocentesche su tavola. Tre sono capolavori tra i maggiori dell’arte fiamminga, il quarto è un rarissimo Antonello da Messina, la Crocefissione datata 1460. Le opere fiamminghe sono di Hans Memling e Jan van Eyck. Di quest’ultimo è esposto il bellissimo Ritratto d’uomo con copricapo azzurro del 1429, scelto come immagine ufficiale della mostra.

Di Memling è presente un dittico Ritratto di uomo che legge e Ritratto di donna in preghiera entrambe del 1490. Sviluppata in quattro ampie sezioni tematiche e quindi senza seguire semplicemente la pura cronologia, racconta volti e figure che hanno affascinato gli artisti dal Quattrocento a oggi. Botticelli, Beato Angelico, Mantegna, Bellini, Bramantino, Lippi, Cranach, Pontormo e poi Rubens, Caravaggio, Van Dyck, Rembrandt, Velázquez, El Greco, Goya, Tiepolo giungendo agli impressionisti da Manet a Monet, da Cézanne e Gauguin a Van Gogh e ai grandi pittori del XX secolo da Munch, Picasso, Matisse e Modigliani fino a Giacometti e Bacon. Tutti avvolti dal mistero della loro creatività tra vita quotidiana e celebrazione di sé nella regalità delle corti, tra sentimento religioso e rappresentazione della propria immagine negli autoritratti soprattutto tra Ottocento e Novecento.

fino al 1 aprile

Palazzo della Gran Guardia, piazza Brà, Verona

info: www.lineadombra.it