Wright Grimani. Waiting

Roma

Negli spazi della galleria Opera unica – una sorta di vetrina dell’arte, essenziale white-cube visibile interamente dalla strada 24 ore su 24 e riservata a rotazione all’esposizione dell’opera di un solo artista a ogni appuntamento – si inaugura Waiting di Wright Grimani accompagnata da un testo critico di Barbara Martusciello. L’installazione è incentrata sul tema della televisione, delle sue contraddizioni profonde a partire da una sua presunta neutralità e muove da una riflessione sul peso che il linguaggio della comunicazione esercita sulla società. L’allestimento dell’artista è eloquente ma reca in sé una certa atmosfera misteriosa, quasi noir, ricostruendo una scarna scena ospedaliera, con una sedia vuota, un branda da sanatorio, un camice abbandonato, un interruttore. Sul letto si immagina un paziente sotto le lenzuola, la cui sagoma è abbozzata dal volume del suo corpo; ma al posto della testa v’è un televisore acceso su un canale morto. Che si tratti di un uomo-televisivo, di una tv umana o di entrambe le cose, si rimanda alla fine dell’era dell’Homo video: forse già superata da un pezzo grazie a Internet, alle tante piazze virtuali e ai social network. Inaugurazione 21 gennaio ore 18.30.

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