Helena Hladilova – Vitrine – 270°

Torino

Prosegue alla Gam – Galleria civica d’arte moderna e contemporanea di Torino la seconda edizione di Vitrine, il progetto dedicato alla giovane ricerca artistica sviluppata in Piemonte. L’edizione di quest’anno è stata affidata a Stefano Collicelli Cagol che ha selezionato cinque artiste legate in modi diversi al Piemonte, nate tra gli anni Settanta e Ottanta: Paola Anziché (1975), Helena Hladilova (1983), Sara Enrico (1979), Ludovica Carbotta (1982) e Dafne Boggeri (1975). Dopo il primo appuntamento con Paola Anziché, la seconda artista selezionata è Helena Hladilova che presenta un lavoro inedito visibile alla Gam dal 16 gennaio al 24 febbraio 2013. Come spesso accade nel suo lavoro, Helena Hladilova reagisce al contesto istituzionale e espositivo in cui è invitata a operare. Nel caso di 270°, l’artista ha preso spunto dal tema del secondo ciclo di Vitrine che invita a confrontarsi con uno spazio determinato, caratterizzato da un angolo di 90° posto nell’atrio della Gam e ha creato così una scultura mobile, pensata per essere presentata inizialmente nell’angolo e in un secondo momento in altre zone dell’atrio del museo. Eliminato il plinto, il basamento tradizionale per esporre una scultura, Helena Hladilova munisce l’opera di piccole ruote in modo da consentirle una mobilità all’interno dell’ingresso della Gam mettendo così in discussione il legame tra l’immobilità tradizionalmente riferita a una scultura e l’area espositiva a cui viene assegnata. Negando all’opera un display definitivo, Hladilova interroga il ruolo giocato dall’allestimento nella comprensione della scultura, pone l’accento sulla relazione tra artista e istituzione e propone allo spettatore una diversa esperienza dell’opera ogni qualvolta entrerà nello spazio del museo. L’opera, costruita in plastilina, è destinata a modificarsi leggermente nel tempo, a causa della pressione delle mani di chi la sposterà.

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