Le pareti del mondo

Il 17 novembre apre l’istallazione site-specific di Rachel Feinstein, prima personale romana dell’artista. Classe 1971, originaria dell’Arizona, l’attuale moglie del pittore Jhon Currin, si presenta al pubblico della Gagosian con un’imponete operazione: tappezzare la sala ovale della galleria con un curioso baroccheggiante panneggio. L’artista, infatti, dopo aver dipinto a olio sopra un enorme specchio luoghi noti e monumenti della città di Roma e di Torino, crea un insolito collage paesaggistico fatto di piazze celebri coma quella di San Carlo a Torino, inspiegabilmente contigua con castel Sant’Angelo, a sua volta affiancato dal teatro Marcello seguito, come su una giostra, da fontane, obelischi, vicoli e chiese.

Il lavoro, una volta fotografato, viene fatto trasporre su carta da parati riflettente. Le pareti della galleria, perfettamente ricoperte dai fogli adesivi, assumono così sembianze di scenari onirici seicenteschi, lasciando che il pubblico romano, esperto di quei luoghi, vi si avventuri, immergendosi tuttavia in atmosfere popolate da personaggi di secoli ormai trascorsi. Un vera quinta di teatro, dinanzi alla quale non potevano mancare dei personaggi degni di cotanta cornice, ed ecco spiccare al centro della sala quattro sculture lignee, decisamente più minimali, realizzate in maniera essenziale: Sant’Agata vergine e martire, San Michele vincitore del demonio, San Sebastiano martire trafitto dalle frecce e San Cristoforo santo patrono dei viaggiatori che porta il peso del mondo intero sulle proprie spalle.

Con riguardo al procedimento di creazione, spiega l’artista, «Prima disegno, poi realizzo altri disegni dal disegno, allontanandomi sempre più dalla fonte per evitare repliche non mi interessa copiare l’oggetto in sè. Mi capita anche di tagliare il disegno e ricomporlo tridimensionalmente, in modo che possa diventare una scultura indipendente – perchè la superficie levigata del legno è bellissima – o che venga utilizzato come scheletro su cui aggiungere altri elementi». Così dalla religione al mito, dalla bellezza alla mortalità, dall’opulenza barocca a quella leggermente kitsch contemporanea, il gusto di una mano femminile, inequivocabilmente americana, viene fuori in maniera dirompente lasciando spazio ad apprezzamenti e giudizi contrastanti. Rachel Feinstein (Fort Defiance, Arizona, 1971) ha studiato presso la Columbia university, New York e la Skowhegan school of painting and sculpture a Maine. La sua opera è stata soggetto di numerose mostre personali e collettive, tra le quali The alliance, Hyundai Gallery, Pechino, Cina Metropolitan opera house, New York (2009); Rachel Feinstein: The snow queen, Lever house, New York (2011); The little black dress, Scad museum of art, Savannah, Georgia (2012). Feinstein vive e lavora a New York.

fino al 5 gennaio

Gagosian gallery, via Francesco Crispi 16, Roma

info: www.gagosian.com