Vedova La vitalità dell’espressione

Torino

A Torino una mostra dedicata all’artista veneziano Emilio Vedova (1919-2006), originale e indiscusso protagonista italiano delle tendenze dell’arte informale europea. Esponente della vita artistica italiana nella seconda metà del ‘900, Vedova fa parte di quella generazione che desidera colmare le lacune culturali scaturite dal ventennio con un’attività artistica impegnata, fautrice di un profondo rinnovamento che passa attraverso la partecipazione attiva alla vita politica e civile. Nel 1946 aderisce al Fronte nuovo delle arti, fucina delle poetiche del segno e dell’informale in cui si mescolano realismo e astrazione. In questo breve periodo Vedova esprime la propria visione soggettiva della realtà attraverso composizioni meccanoforme che tentano di accordare il neofuturismo con la sua esperienza espressionista di Corrente. Lo spazio della tela è una dimensione da conquistare, di riflessione esistenziale, psicologico e drammatico, ma anche di testimonianza culturale e politica. Nel breve periodo caratterizzato dall’adesione al Gruppo degli Otto, in occasione della Biennale di Venezia del 1952, Vedova rinuncia al formalismo neofuturista e dà libero sfogo ai suoi gesti pittorici, pennellate di colore che creano dinamiche articolazioni spaziali, che non rinunciano mai ad essere un atto di denuncia politica e di riscatto culturale ed un invito ad una partecipazione attiva nella società del fruitore.