Anni ’30 oltre il fascismo

Il capoluogo toscano guarda indietro, alla storia del novecento a un’epoca che ha profondamente cambiato la storia italiana. La mostra Anni 30, arti in Italia oltre il fascismo curata da Antonello Negri con Silvia Bignami, Paolo Rusconi, Giorgio Zanchetti e Susanna Ragionieri (per la sezione Firenze), è ospitata alla fondazione palazzo Strozzi di Firenze, dal 22 settembre al 27 gennaio 2013. Il decennio preso in considerazione è proposto con l’obbiettivo di renderne a tutto tondo la temperatura estetica, culturale e ideologica che lo caratterizzava svincolandolo dal rigido legame con il regime fascista. Tramite i lavori raccolti in mostra, insieme a fotografie d’epoca e filmati, viene raccontata la storia di un periodo cruciale che segnò una situazione artistica di estrema creatività.

li anni trenta si qualificano per la compresenza di una grande varietà di stili come di tendenze: dal classicismo al futurismo, dall’espressionismo all’astrattismo, dall’arte monumentale alla pittura da salotto. Il decennio è il periodo culminante di una modernizzazione che segna una svolta negli stili di vita, con l’affermazione di un’idea ancora attuale di uomo moderno, dinamico in differenti campi: dall’architettura al design, così come in pittura e in scultura, attraverso una rimeditazione degli stimoli provenienti dal contesto europeo – francese e tedesco, ma anche scandinavo e russo – combinata con l’ascolto e la riproposta della tradizione italiana del Trecento e Quattrocento. Gli anni trenta sono inoltre gli anni dell’esplosione della comunicazione di massa, con la radio, il cinema, i manifesti, i fumetti e il disegno industriale del design; dell’’idea di arte come comunicazione e veicolo di messaggi. Ma , allo stesso tempo, quel periodo è segnato da forti dibattiti e conflittualità, non solo a livello politico, ma anche artistico e culturale. La mostra offre l’occasione di ammirare numerosi capolavori, tra dipinti, sculture e oggetti di design, di oltre quaranta dei più importanti artisti dell’epoca quali: Mario Sironi, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Achille Funi, Carlo Carrà, Corrado Cagli, Arturo Nathan, Achille Lega, Ottone Rosai, Ardengo Soffici, Giorgio Morandi, Ram, Thayaht, Antonio Donghi, Marino Marini, Renato Guttuso, Ivanhoe Gambini, Carlo Levi, Filippo de Pisis, Scipione, Antonio Maraini, Lucio Fontana.

L’obbiettivo della mostra è quello di restituire allo spettatore il clima dell’epoca. Viene in questo modo data attenzione ai diversi centri artistici che facevano scuola, caratterizzandosi ciascuno per una tendenza di stile o di gusto: il gruppo di Milano; quello di Roma, divisa tra classicismi e realismi; la Torino neoquattrocentista di Casorati, che guarda anche alla Francia; Trieste, memore di sospese atmosfere mitteleuropee. Inoltre un’attenzione specifica è dedicata a Firenze, città particolarmente vivace; sede delle riviste culturali più importanti e propositive proponendo sguardi incrociati fra poesia, pittura, scultura e musica. Un touchscreen nel cortile del Palazzo offre ai visitatori la possibilità di andare alla scoperta dei luoghi della Firenze degli anni Trenta esplorando le architetture attraverso progetti, disegni e foto. Il focus sulla città di Firenze, centro particolarmente creativo, dinamico e cosmopolita prosegue anche fuori dalle mura del palazzo. All’esposizione sono infatti correlate altre quattro mostre tematiche : Il ritorno all’ordine. L’immagine di Firenze per la visita del Führer, nell’archivio storico del comune di Firenze; Fumetti e dintorni alla biblioteca Marucelliana; Gli anni Trenta al Lyceum di Firenze; «La porti un bacione a Firenze». Gli anni Trenta tra moda, riviste e caffè letterari alla biblioteca nazionale centrale.

fino al 27 gennaio 2013

Fondazione palazzo Strozzi, piazza Strozzi 50123, Firenze

info: www.palazzostrozzi.org

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