Il festival di fotografia

Il Festival internazionale di fotografia di Roma è arrivato alla sua XI edizione a cura di Marco Delogu. Si svolge principalmente al Macro Testaccio, oltre ad Accademie e vari spazi espositivi pubblici e privati nella città, e da quest’anno si arricchisce anche delle sedi della Pelanda a Testaccio e di parte del Macro di via Nizza. Work: il titolo. Il lavoro, tema centrale nella fotografia del ‘900, non solo documentaristica, fa da perno per un evento che comprende più di 60 mostre, eventi e appuntamenti, e oltre 2000 opere di circa 180 artisti. Paolo Ventura e Ander Petersen sono presentati dalla commissione Roma con fotografie, alcune verranno inserite nella collezione del museo, in cui centrale è la fascinazione per la capitale. In programma al Macro Testaccio la collettiva Camera work, titolo citazione alla rivista di Stieglitz, a cura di Marco Delogu, in cui vengono esposti i lavori internazionali di Roger Ballen, Yto Barrada, Claire Chevrier, Raphaël Dallaporta, Chris Killip, Joseph Koudelka, Fosco Maraini, Nina Poppe, Simon Roberts, Lars Tunbjörk e Florian van Roekel.

Sempre a cura di Marco Delugu insieme a Paola Ugolini, I mondi dei lavori perduti, esposizione sulle pescatrici Ama giapponesi che lavorano con le perle, nella pesca di crostacei e molluschi, immortalate da Fosco Maraini e Nina Poppe. Inoltre tre mostre dei curatori esterni vincitori del bando internazionale del 2010: Field, a cura di Paul Wombell, con i fotografi Ulrich Gebert, Mishka Henner, Jackie Nickerson; This in not an office, a cura di Marc Prüst, a cui partecipano Stanley Greene, Tim Hetherington, Jeroen Kramer, Marco Vernaschi; Hit the crowd a cura di Valentina Tanni con le fotografie di David Horvitz, Iocose, Matt Richardson. Viene presentata la mostra Il paese è reale a cura di Alessandro Dandini de Sylva, dedicata alla giovane fotografia italiana con Tommaso Bonaventura e Alessandro Imbriaco, Francesco Neri, Andrea Botto, Francesco Jodice, Lorenzo Durantini. Fra le altre iniziative un dittico di Olivo Barbieri realizzato a Cavezzo, vicino Modena, dopo il recente terremoto; una selezione di immagini di Dario Coletti, Franco Mapelli e Massimo Mastrorillo sulla Sardegna; nove multimedia, Burma’s stories, progetto degli studenti di fotografia di Christophe Loviny, direttore artistico del Yangon Photo Festival. Presente anche la V edizione del Premio IILA per la giovane fotografia latino-americana con Reflex Roma, lavoro del vincitore dell’edizione 2011 Nicolas Alejandro Sanin, e la presentazione delle opere finaliste di quest’anno con il vincitore Alejandro Cartagena. Al Macro di via Nizza: Anders Petersen, Rome, a diary 2012, del fotografo, residente nello stesso museo a luglio, mostra curata da Marco Delogu; Yto Barrada: Riffs curata da Friedhelm Hütte e Marie Muracciole.

I premi sono la II edizione del concorso Call for entry voluta da Superegg, agenzia di comunicazione e marketing; Affordable Art Fair, fiera dedicata ad opere contemporanee sotto i 5.000 euro in collaborazione con 1:1projects premio Call for aaf young talents – Roma e premio Graziadei studio legale per FOTOGRAFIA con i lavori di Andrea Botto e Francesco Neri esposti al MACRO Testaccio in Il paese è reale a cura di Alessandro Dandini de Sylva. La Pelanda propone Photobooks exhibition a cura di Douglas Stockdale: una serie di libri di alcuni grandi fotografi; i Magnum workshop coordinati dai fotografi della Magnum Richard Kalvar, Moises Saman e Peter Van Agtmael, fra il 20 e il 23 settembre; e stand dedicati all’editoria fotografica con libri rari e self published sempre nei giorni inaugurali. Bartolomeo Pietromarchi, direttore del MACRO, conclude così il suo intervento in catalogo: «Vale la pena soffermarsi in ultimo sul tema di questa edizione di Fotografia: il lavoro. Una scelta di forte attualità che, in un periodo storico contraddistinto da crisi e difficoltà, emerge prepotentemente. Le diverse declinazioni proposte dai fotografi testimoniano tanto la volontà di confrontarsi con un argomento quanto mai concreto, quanto il desiderio di partecipare e reagire ai problemi che un tema di questa portata porta inevitabilmente con sé».

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fino al 28 ottobre

Macro Testaccio, piazza Orazio Giustiniani 4, Roma

info: www.museomacro.org

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