Al via Art platform

Si è aperta il 27 settembre la preview della Art platform di Los Angeles, la Fiera d’arte moderna e contemporanea alla sua seconda edizione nello storico hanger Barker a Santa Monica airport. Il passaggio all’hangar Barker sottolinea l’alto impegno della Art platform di rinnovarsi e di farsi vetrina per una Los Angeles che ambisce a diventare la nuova capitale dell’arte internazionale. Art platform si estende per tutta l’area dell’hanger Barker e la si vuole facilmente raggiungibile, visibile a tutti, si trova ,infatti, a cinque minuti dalla spiaggia e dal molo di Santa Monica. Questa edizione cerca di catturare l’essenza stessa della città degli angeli: la luce, lo spazio, l’innovazione, e la ricreazione. Esporranno artisti locali e internazionali, si incontreranno collezionisti e appassionati d’arte che potranno impegnarsi in uno scambio vivace di arte e cultura.

Art platform definisce la scena artistica di Los Angeles attraverso una mirata selezione di gallerie innovative, numerosi Vip e una ricca programmazione di eventi speciali come Co / lab, un unico grande locale che riunisce spazi alternativi senza scopo di lucro, istituzioni artistiche e associazioni indipendenti sotto lo stesso tetto: artisti, galleristi, curatori e collezionisti possono rilevare il fiorente mondo dell’arte outsider qui a Los Angeles e da tutto il mondo. Nel programma rientra anche la mostra Natural/Unnatural curata da Camilla Boemio, unica curatrice italiana invitata a realizzare un progetto per Art platform. La Boemio, con il supporto della Aac (Associazione arte contemporanea) fondata a Roma nel 2007, punta sui giovani artisti Francesco Patriarca e Georg Parthen: installazione sonora-pittorica il primo, fotografia il secondo, non hanno ancora quarant’anni ma alle spalle un background che vanta esposizioni internazionali e riconoscimenti di critica e di pubblico.

Francesco Patriarca (Roma 1977) presenta l’installazione site specific birds by the hand composta da disegni che interagiscono con il verso degli uccelli. Di facile intuizione è la volontà dell’artista di voler riprodurre il segno della natura, ma non limitandosi alla rappresentazione o a una ri-presentazione che dir si voglia, bensì attraverso un approccio meditativo e biografico attua quella interpretazione soggettiva del reale fondamentale per cogliere la sintesi e lasciare indietro i vari fronzoli della quotidianità, che sporcano con il rumore che si portano dietro ciò che di pulito e limpido si trova già in natura. Il suo lavoro gioca sulla differenza tra il concetto di vuoto e il concetto dell’assenza, in ogni progetto svela un po’ del suo vissuto pur relazionandosi con la collettività, importante è la relazione tra uomo e natura. Georg Parthen (Wiesbaden 1977) presenta un inedito progetto fotografico Studio works/ Studio arbeiten composto da otto lavori. È uno studio minuzioso sui materiali, le superficie, gli oggetti, articolato e strutturato con lavori di dimensioni differenti, alcune foto sono molto grandi (cm 107×140) e alcune volutamente piccole (cm 30×40). Il file rouge che lega i due artisti risiede proprio nel titolo Natural/UnNatural, due opening disgiunti nei quali la natura e la presentazione dell’innaturale, fittizio e plastico, dialogano.

fino al 30 settembre

Hangar Barker, Los Angeles

info: www.artplatform-losangeles.com