François Pinault: «Diffido di un’arte facilmente accessibile e leggibile»

Roma

L’arte semplice, quella facilmente comprensibile non rientra nei gusti di François Pinault, imprenditore multimiliardario che gestisce la catena di beni di lusso Ppr e colleziona opere d’arte. All’età di 76 anni ribadisce, nell’intervista rilasciata sul settimanale Sette, la sua ostilità verso il conformismo, che porta al pregiudizio e inevitabilmente preclude di aprirsi alle molteplici possibilità del futuro. “Diffido di un’arte facilmente accessibile e leggibile, magari perché troppo estetizzante” afferma Pinault aggiungendo  come “la vera arte si capisce a fatica e può anche suscitare un’attrazione repulsione come primo impatto”. Dunque le affermazioni di Pinault si situano nell’annoso dibattito sul valore dell’arte contemporanea rispetto a quello dell’arte classica e si pongono decisamente a favore di un’arte che sappia veramente inserirsi nel contesto contemporaneo: contro le cose lineari, facili da interpretare, se non ovvie si pone la vera arte, che può appartenere al passato come al presente.