David Bowie is

Dovremmo aspettare la primavera per visitare l’attesissima mostra che celebra una delle più grandi stelle della musica inglese e icona del rock mondiale. David Bowie is è il titolo della mostra, ospitata al Victoria & Albert museum di Londra (dal 23 marzo al 28 luglio 2013), che esplora il suo inconfondibile e sempre mutevole stile attraverso cinque decenni. Musicista, attore, performer, tramite questo evento si vuole documentare e celebrare la carriera di uno tra i più eclettici pionieri della cultura contemporanea dell’immagine. Per la cura di Victoria Broackes e Geoffrey Marsh, l’esibizione nasce da una ricerca all’interno dell’archivio personale della rockstar. Questa è l’occasione per vedere da vicino più di 300 oggetti legati allo strabiliante artista: testi musicali, costumi originali, accessori, fotografie e film, video musicali, arredi di scena, strumenti appartenenti all’artista. Tra gli oggetti personali sono presenti, per la prima volta, gli storyboard creati dall’artista, le scalette e i testi scritti a mano, così come alcuni dei bozzetti personali, brani musicali e pagine di diario, oggetti che raccontano l’evoluzione delle sue idee creative.

Tra i sessanta costumi esposti, indossati durante i suoi concerti, non potevano mancare quello usato per Ziggy Stardust (1972), disegnato da Freddie Burretti, come anche le creazioni stravaganti di Kansai Yamamoto – indossate durante il tour Aladdin Sane (1973) – nè tantomeno il cappotto con la union jack nato dalla collaborazione di Bowie e Alexander McQueen, per la copertina dell’album Earthling (1997). L’intenzione dei curatori è stata quella di analizzare in modo profondo la musica di Bowie e il radicale individualismo che caratterizza la sua personalità. Con ciò mostrano quanto egli abbia risentito dell’influenza dell’arte, del design e della cultura contemporanea. La sua carriera artistica viene percorsa fin da quando David Robert Jones nacque nel 1947, nel quartiere londinese di Brixton. In quegli anni si nutrì dell’aria carica di innovazione che pervadeva tutta la giovane cultura britannica e che lo portò, nel 1965, ad adottare lo pseudonimo di David Bowie. Da allora l’artista eclettico ha attraversato differenti generi musicali: dal folk acustico all’elettronica, passando per il glam rock, fino al soul e il krautrock. Bowie ha così vissuto diverse fasi, dando fin da subito sfogo e prova della sua natura multiforme. Se agli esordi fece parte di alcune band –The Kon rad e The King Bees – il grande successo arrivò con Space oditty (1969) e all’introduzione del personaggio immaginario Major Tom, che sarebbero stati rivisitati da Bowie sia in Ashes to Ashes (1980), che in Hallo Spaceboy (1995).

Il singolo, che uscì in concomitanza con il primo sbarco sulla luna, è considerato una svolta nella carriera di Bowie, concedendogli il successo di critica e pubblico come artista solista. Il 1972 segnò la nascita della sua più famosa creazione: Ziggy Stardust, la manifestazione umana di un alieno. L’audace Ziggy, dall’aspetto androgino e ultraterreno, ha avuto una forte influenza e continua ad averla sulla cultura pop, rappresentando una sfida alle tradizioni sociali, incitando le persone a liberare la propria identità. Durante il suo percorso artistico Bowie ha operato all’interno di differenti campi espressivi e molte sono le sue collaborazioni con artisti e designer nei campi della moda, del suono e della grafica. La radicale innovazione che caratterizza la personalità del Duca bianco – nome con il quale è noto in Italia – continua ancora oggi a ispirare artisti e creativi di ogni parte del mondo. In mostra si avrà modo di comprendere la portata delle sue ispirazioni e i suoi riferimenti alla cultura che vanno: dal Surrealismo al teatro beckettiano, dal mimo di avanguardia al musical del West End, dall’Espressionismo tedesco alle performance giapponesi Kabuki. Dobbiamo prepararci, quindi, a una mostra che ambisce a esplorare i processi creativi di Bowie, sia come innovatore musicale che come icona culturale. Ce la farete ad aspettare fino a marzo? Nel frattempo tuffiamoci ancora tra le note ed i testi dei suoi successi musicali.

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=Tgcc5V9Hu3g[/youtube]

Dal 23 marzo al 28 luglio

Victoria and Albert museum, Cromwell road, London SW7

info: www.vam.ac.uk/content/exhibitions/david-bowie-is/about-the-exhibition