Ordinary world

La mostra Ordinary world inaugurata il 21 giugno a Follonica, prosegue diramando le proprie spire in due sensi paralleli ma a tratti coincidenti. È così che il 5 e il 6 agosto ha inaugurato nel museo archeologico polveriera Guzman di Orbetello e nella fortezza spagnola di porto santo Stefano la seconda tappa della rassegna dedicata alla generazione di artisti che dalle geniali intuizioni di Andy Warhol hanno mosso i primi passi per arrivare a linguaggi fortemente influenzanti dai giorni nostri.

La generosa iniziativa della rete museale della provincia di Grosseto ha promosso una preziosa e originale offerta culturale in luoghi di villeggiatura visitabili da addetti ai lavori e semplici appassionati d’arte: sarà infatti possibile ammirare non solo le opere del caposcuola della Pop art, ma anche quelle di Keith Haring, considerato oggigiorno l’erede spirituale di Warhol e che a sua volta è riuscito ad aprire la strada a una nuova sperimentazione concettuale e formale attraverso la Street art. Il confronto e il dialogo tra i linguaggi dei due caposcuola americani vengono accompagnati in rassegna dalla presenza di due artisti italiani fondamentali nella genesi e nello sviluppo di entrambi le correnti: Pietro Psaier, il quale in diverse occasioni collaborò attivamente nella realizzazione delle opere di Warhol e Paolo Buggiani, amico ed estimatore dell’opera di Haring sin dalle primissime battute. L’esposizione si trasferirà il 6 e 7 settembre sul monte Amiata, tenendosi in simultanea alla villa sforzesca di Castell’Azzara, al castello di Arcidosso e a palazzo Nerucci di Castel del Piano.

5 agosto – 2 settembre: Orbetello, museo archeologico polveriera Guzman

6 agosto – 2 settembre: porto santo Stefano, fortezza spagnola

6 settembre – 4 novembre: Castel del Piano, palazzo Nerucci

6 settembre – 4 novembre: Arcidosso, castello

7 settembre – 4 novembre: Castell’Azzara, villa sforzesca

Info: : www.museidimaremma.it

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