Vincenzo Agnetti a Foligno

Le opere di Vincenzo Agnetti (Milano 1926) sono esposte al Ciac, Centro italiano arte contemporanea di Foligno, durante L’OperAzione concettuale, l’esibizione a lui dedicata, curata da Italo Tomassoni e Bruno Corà, in collaborazione con l’archivio Agnetti di Milano, diretto da Bruna Soletti e Germana Agnetti.

Speciale protagonista dell’arte italiana degli anni Sessanta e Settanta e grande esponente dell’arte concettuale internazionale, Agnetti si presenta al pubblico nella sua poliedricità di artista visivo, poeta e scrittore. Si diploma all’accademia di Brera e s’impegna parallelamente in un percorso legato al teatro seguendo le tracce date dalla scuola del Piccolo teatro di Milano diretta da Strehler. Già da giovanissimo dà vita alle sue prime esperienze in ambito pittorico di natura informale e a quelle poetiche che però non hanno avuto modo di arrivare fino a noi, scomparendo tra le pieghe del tempo. Della sua grande attività son pervenute all’oggi le opere che l’artista ha composto tra il 1967 e il 1981. Si tratta di dipinti, sculture, azioni e scritti spesso dedicati emotivamente all’opera di altri artisti, come Manzoni e Castellani, Melotti, Calderara, Arakawa, Girke, Prantl, Jochims.

“Egli ha prodotto luoghi vivi dell’immaginario e li ha codificati istantaneamente mediante uno statement, un materiale e una proposizione di complessa concezione spazio-temporale, la cui necessità d’assoluto ha richiesto una disponibilità di vocazione avventurosa e un’attitudine epistemologica aperta, se non analoga alla sua, almeno sicuramente non divagatoria – scrive Bruno Corà nel suo testo critico – in tutta l’azione poetica di Agnetti il vuoto, il silenzio e l’oblio sono sempre latenti. Dimenticare, perdere, cancellare sono infiniti coniugati alle forme di volta in volta da lui concepite. E sono tutti predicati della memoria e del tempo, attore primario della drammaturgia agnettiana». A Foligno si potranno ammirare una cinquantina di opere d’importante valore come la Macchina drogata, l’Apocalisse, il Libro dimenticato a memoria, gli Assiomi, i Feltri, pannelli incisi a fuoco, ed ancora Surplace, quattro sculture e le Photo-Graffie.

fino al 9 settembre

Ciac, via del Campanile 13, Foligno

info: www.centroitalianoartecontemporanea.com