La palma dell’eleganza

Roma

Nel 1996 Palma Bucarelli donò il suo guardaroba al Museo Boncompagni Ludovisi, da poco dedicato alle Arti decorative, al Costume e alla Moda. Si trattò di una donazione importante, sia perché assai consistente in numeri (oltre cento capi) sia perché particolarmente significativa del personaggio Palma Bucarelli, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna dal 1941 al 1975. Donna di indiscusso fascino quanto di indiscusso potere, capace di dirigere con capacità culturali e manageriali il massimo museo statale italiano dedicato all’arte contemporanea. La sua algida bellezza si coniugava con una innata eleganza e con un’attenzione mai venuta meno alla mondanità come strumento per raccogliere consensi e appoggi. Bellezza ed eleganza contraddistinsero Palma Bucarelli fin da quegli anni quaranta in cui si affacciava al mondo dell’arte contemporanea attraverso la Galleria nazionale e la seguirono fino alla fine della sua carriera, a metà degli anni settanta, quando ormai decine di riviste le avevano dedicato articoli e servizi e quando era stata centinaia di volte fotografata in serate di gala e inaugurazioni accanto a personaggi famosi e potenti. Palma impersonava la donna nuova, femminile al massimo, intelligente e tenace, che sfidava l’uomo nei posti di potere e che sapeva gestire con grazia, ma anche con determinazione, confronti con artisti, collezionisti e con i suoi stessi superiori. La mostra, suddivisa in sezioni (abiti da giorno, abiti da cocktail e da sera, accessori), presenta circa cento capi del suo guardaroba di riguardo, da lei stessa conservati fino a due anni prima della morte e donati alla sua amata Galleria, che in quel periodo stava dando vita a uno dei suoi musei “satellite”, il Museo boncompagni, al quale già diversi stilisti avevano donato importanti creazioni di moda. Un guardaroba il suo che comprende capi di prestigiose sartorie romane, quali Nicola Zecca, Aurora Battilocchi, Sorelle Cecconi, Sorelle Botti, Antonio De Luca, Carosa, Maria Antonelli, Simonetta, Sorelle Fontana (solo per citarne alcune) e che scandiscono l’evoluzione del gusto e della moda italiana nell’arco di quarant’anni.

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